Coppia di studenti spegne incendio con il suono.

Una coppia di studenti della George Mason University della Virginia ha messo a punto un dispositivo per spegnere il fuoco con l’impiego del suono.

Chi avrebbe mai pensato che per estinguere un incendio bastava usare la “musica”?

Ebbene l’invenzione è di due studenti della Virginia che utilizzando il suono dei bassi di una cassa audio riescono a spegnere una fiamma viva in pochi secondi.

Un’invenzione del genere potrebbe rivoluzionare l’intero settore della sicurezza. In questo video viene dimostrato come sia possibile spegnere una fiamma libera in pochi secondi e senza l’impiego di agenti chimici tossici altamente inquinanti per l’ambiente.

Gli inventori e realizzatori del video sono Seth Robertson e Viet Senior studenti di ingegneria alla George Mason University della Virginia; il principio di funzionamento è analogo a quando soffiamo per spegnere una candela. Le onde sonore dissolvono l’ossigeno presente facendo spegnere la fiamma in poco tempo.

I due giovani inventori sono partiti dalla convinzione che le onde ad altra frequenza avrebbero potuto avere l’effetto di estinguere un incendio ma hanno scoperto presto che sono le onde a bassa frequenza sonora, i bassi per intenderci, le vere responsabili dello spegnimento.

Droni antincendio con il suono

Le applicazioni in cui si potrebbe impiegare una tecnologia del genere, a detta dei due giovani studenti, potrebbero essere diverse come l’installazione del dispositivo sui piani cottura, applicati su droni volanti da guidare sui luoghi dell’incendio come zone boschive, edifici in fiamme, centrali elettriche attive, tralicci dell’alta tensione o altri luoghi interessati evitando di mettere in pericolo la vita di vigili del fuoco e operatori della sicurezza.

Grazie ai droni infatti è possibile raggiungere zone altrimenti inaccessibili come tetti di palazzi o grattacieli grazie anche alla possibilità di inviare video in tempo reale e senza rischiare la vita di uomini e mezzi.

Staremo a vedere se nei prossimi anni verrà sviluppata questa tecnologia.

Guardate il video sul canale Youtube della George Mason University