Arriva dal Cile la busta ecologica biodegradabile, che si dissolve a contatto con l’acqua
Sembra plastica ma non lo è; Solubag è un rimedio innovativo che può cambiare per sempre le sorti del nostro pianeta, riducendo sensibilmente i livelli di inquinamento ed eliminando progressivamente dalla nostra quotidianità l’uso di materiali difficili da smaltire.
Un progetto brevettato in Cile che prevede l’impiego di calcare al posto del petrolio nella realizzazione delle buste per la spesa, senza ricorrere alla tanto utile ma nociva plastica, diventata ormai una seria minaccia per l’intero ecosistema, soprattutto per gli oceani e la fauna marittima sempre più soffocati da distese di rifiuti e sostanze nocive.
Il sacchetto solubile invece, grazie alla sua speciale formula, si dissolve in pochi istanti una volta entrato in contatto con l’acqua fredda, senza per questo risultare meno resistente durante l’uso. A paragone con le canoniche buste di plastica monouso, capaci di restare integre per secoli, questo prodotto risulta senza alcun dubbio più conveniente ed ecocompatibile.
Come afferma Roberto Astert Boettcher, direttore dell’azienda promotrice dell’idea: “Il nostro prodotto non ha impatto sull’ambiente: la differenza tra la plastica tradizionale e questa prodotta da noi è che la prima resterà in natura per centinaia di anni, da 150 a 500, la nostra solo 5 minuti”.
Esistono poi due differenti versioni di Solubag: una “basic”, quella già citata che si smaterializza in acqua fredda, e una “premium”, più simile a un sacchetto di tela robusta, che si scioglie invece immergendolo in acqua calda, ad alte temperature.
Non è un caso che un esperimento così rivoluzionario abbia visto la luce in Cile, paese che ha intrapreso da anni una lotta senza quartiere contro l’uso delle microplastiche, arrivando a vietare le buste monouso in tutti gli esercizi commerciali, proprio per far fronte all’emergenza rifiuti.
Possiamo solo auspicare che questo materiale ecologico venga diffuso il più possibile in tutti i paesi del mondo, portando avanti una campagna di sensibilità sull’argomento e una conseguente presa di coscienza da parte dell’umanità, per evitare che le future generazioni abbiano a che fare con un’eredità così pesante.