Dalla musica alla medicina; tutte le potenzialità della nuova frontiera delle telecomunicazioni
La rivoluzione è appena iniziata e già promette risultati davvero sorprendenti; l’istituzione di reti 5G può davvero regalare innovazioni senza precedenti nella storia dell’uomo e cambiare in meglio le nostre vite.
Non si tratta solo dell’utilizzo della realtà virtuale, di auto che si parcheggiano da sole, della domotica e delle nuove intelligenze artificiali, ma di progetti a lungo termine che possono essere applicati a tutti i campi della scienza.
Incredibili i risultati già ottenuti in medicina, che possono essere ulteriormente implementati per mezzo di tecniche virtuali e guanti tattili, dotati di speciali sensori di movimento, che permetterebbero ad un chirurgo di operare un paziente anche a distanza di chilometri.
Grazie alla velocità raggiunta dalla tecnologia 5G infatti, la cosiddetta remote surgery diventerebbe una realtà, da realizzare via robot anche quando il tavolo operatorio si trova dall’altra parte del mondo e senza alcun lag o ritardo.
Come riporta un’intervista della CNN a Mischa Dohler, docente di comunicazione wireless al King’s College di Londra: “Con il 5G e la nuova architettura di rete che stiamo costruendo, speriamo di eliminare il ritardo fino a raggiungere la velocità della luce”.
Fonte foto: CNN
Inoltre Dohler, compositore e pianista, punta all’utilizzo della rete anche in campo musicale, per digitalizzare il suono di un pianoforte e insegnare a distanza a padroneggiare lo strumento, tracciando ogni movimento sulla tastiera e replicandolo in modo da istruire l’aspirante musicista.
Infinite dunque le potenzialità del 5G; fatto già noto a ZTE, azienda cinese in piena espansione, che ha deciso di aprire nel nostro paese un centro specializzato per la ricerca e l’applicazione del nuovo sistema di connessione.
Il grande hub tecnologico verrà inaugurato oggi 6 febbraio 2018 presso il Tecnopolo d’Abruzzo a L’Aquila e rappresenterà un vero centro di eccellenza senza pari in Europa, con una struttura di circa 1000 metri quadrati.
I prossimi tre anni saranno fondamentali per lo studio delle risorse, sia a livello domestico che industriale, anche grazie alla collaborazione con l’Università dell’Aquila, la Qualcomm e i grandi big delle telecomunicazioni.
Il progetto punta alla costruzione di una nuova identità per la città abruzzese, che diventerà teatro mondiale dell’avanzamento tecnologico e fungerà come prototipo nel rinnovamento di sistemi e strutture.
Un’occasione imperdibile per rilanciare l’Italia ai vertici della ricerca e dello sviluppo, per creare nuove figure professionali e aumentare l’occupazione sul territorio; riusciremo a vincere questa sfida?