Un’applicazione che registra tutti i dati sul cellulare e che può essere usata come prova in un processo, a difesa delle vittime di violenza
Bulli e stalker d’ora in poi non avranno più vita facile; ad arginare l’aumento vertiginoso degli episodi di violenza, soprattutto su donne e minori, non bastano più solo le leggi e gli interventi delle forze dell’ordine, anche la tecnologia adesso fornisce un nuovo strumento di protezione per le vittime.
MyTutela è una nuova app che permette di registrare l’intero contenuto di un cellulare: dagli SMS alle email, dalle conversazioni telefoniche alle chat di Whatsapp, dall’interazione sui social all’invio di foto e video. Ogni funzione verrà monitorata da uno scrupoloso sistema di analisi, che segnalerà i comportamenti a rischio e le eventuali molestie a danno del proprietario del telefono.
Una volta raccolti, i dati non potranno più essere cancellati, neanche in caso di distruzione del dispositivo, perché verranno archiviati e inviati direttamente alle autorità giudiziarie, diventando ufficialmente prove in un eventuale processo e avvalorando la testimonianza di chi ha subito abusi, fisici e verbali.
Stalking, bullismo e i reati contro la persona in generale sono spesso i più difficili da dimostrare, sia per la mancanza di prove oggettive, sia per la paura di ritorsioni, che spesso spinge la parte lesa a non farsi avanti e a non segnalare insulti, aggressioni e tutti quegli atti di violenza che finiscono con il rendere la vita impossibile.
Grazie a MyTutela, sarà possibile far arrestare e perseguire penalmente i persecutori, perché la catalogazione dei vari file seguirà metodologie forensi e riconoscibili a livello legale, collocando gli eventi in un luogo e un tempo preciso, per mezzo della sincronizzazione di un calendario interno.
L’autenticazione diretta delle molestie non solo consentirà a polizia e magistratura di intervenire in modo tempestivo, ma darà forza anche alle vittime, che non dovranno più temere di non essere credute. Un modo semplice ed efficace di riportare serenità nelle vite di tante persone, che finora non avevano altra possibilità di difesa.
L’app, totalmente gratuita, è stata sviluppata da un team composto da Marco Testi, ingegnere elettronico con master in cybercrime e informatica forense, Marco Calonzi, consulente tecnico forense, specializzato nel contrasto dei reati di violenza di genere e contro i minori di 18 anni, e Susanna Testi, esperta di comunicazione e sociale network.
Un progetto tutto italiano di grande valore, che verrà sperimentato inizialmente solo nella città di Roma e che presto verrà impiegata nelle procure e nei tribunali di tutto il paese e, secondo le previsioni, presto si diffonderà anche all’estero.
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