Fatti di cronaca, macabri ritrovamenti e foto imbarazzanti: tutte le curiosità più folli legate al fenomeno Pokémon
La caccia ai Pokémon non conosce limiti e confini, spingendo i giocatori a scarpinare per ore, sconfinando in zone private, ospedali e musei, con conseguenze spesso nefaste o esilaranti.
Il successo planetario dell’applicazione è spesso al centro dell’attenzione dei media per le incredibili avventure vissute dai protagonisti, non solo nel mondo digitale.
Vi raccontiamo i casi più eclatanti riscontrati finora; storie di ordinaria follia che hanno fatto il giro del web, qualcuna da accogliere con un sorriso, altre che invitano alla riflessione.
Quelle citate in questo articolo sono tutte notizie confermate, a differenza moltissime altre viste sui social network: vere e proprie “bufale” costruite ad arte per richiamare l’attenzione degli utenti.
1) Ultimo Pokéstop: stazione di polizia
La stazione di polizia di Darwin, in Australia, è stata presa d’assalto da numerosi gruppi di giocatori in cerca dei mostriciattoli segnalati in zona, scatenando le ire funeste degli agenti. Dopo aver cacciato gli invasori, i poliziotti hanno emesso un comunicato ufficiale via facebook, invitando tutti quanti a restare lontani dall’area e, soprattutto, di prestare la massima attenzione nell’attraversare la strada.
Ancora più incredibile il caso di un criminale ricercato che, in pigiama, si è presentato presso il commissariato di zona per catturare qualche Pokémon. Subito dopo l’identificazione l’uomo è finito in galera, dove non potrà più giocare per molti, molti anni.
2) Nascita di un Pokémon
A vincere il premio per la foto più imbarazzante è certamente un uomo di nome Jonathan Theriot, o meglio sua moglie, immortalata in sala parto in un momento estremamente personale.
Mentre la donna soffriva per le doglie, il marito si concedeva un po’ di svago catturando un Pidgey apparso proprio lì, in attesa del nascituro.
Come se giocare a Pokémon Go in ospedale non fosse già abbastanza fuori luogo.
3) Il mio posto per un Pokémon
La storia di Starstruck4 ha fatto il giro del mondo dopo essere stata pubblicata dal protagonista su Reddit. Si tratta di un giovane allenatore di Pokémon impiegato presso un’importante azienda che si occupa di transazioni bancarie, che rischia di essere licenziato dai suoi superiori a causa dell’applicazione.
Più volte ripreso per aver violato le norme di sicurezza dell’edificio, il ragazzo ha continuato imperterrito a servirsi della telecamera del proprio cellulare per giocare. Risultato: smartphone sequestrato e posto di lavoro a rischio.
Come togliersi il vizio del gioco in modo rapido, ma non indolore.
4) C’è un Pikachu in mare
Due coraggiose ragazze neozelandesi non si sono lasciate intimidire dalla inusuale collocazione di una palestra e hanno deciso di affittare una barca per raggiungerla.
Dopo aver remato per circa 30 minuti nell’oceano sono riuscite a portare a termine la loro missione, il tutto raccontato in diretta live su Twitter, per la gioia dei loro follower in delirio.
Popolarità e Pokémon in un colpo solo.
5) Magico Magikarp
Tra i più amati dai giocatori, Magikarp è famoso per un’abitudine quanto mai curiosa: quella di comparire nei luoghi più inconsueti e bislacchi. Un vero e proprio record di “apparizioni” inaspettate, troppe per pensare a semplici coincidenze.
Da qui una profusione di foto diventate virali che lo ritraggono nei bagni, nelle padelle messe sul fuoco e persino addosso a distinti business men in cravatta, con risultati veramente esilaranti.
Mostriciattoli esibizionisti.
6) L’allenatore nel pallone
Non tutti i giocatori si dimostrano all’altezza del gioco. Molti non riescono a mantenere alto il punteggio oppure non hanno la possibilità di dedicare molto tempo alla caccia.
Qualche giovane intraprendente ha avuto l’idea di proporsi come allenatore professionista, un vero e proprio personal trainer di Pokémon che prende il posto del giocatore e svolge le attività per suo conto, alla modica cifra di 20/25 dollari all’ora.
Un’idea vincente? A quanto pare sì.
7) Aiuto! Mi hanno rubato un Pokémon!
In Inghilterra per segnalare un reato bisogna chiamare il 999, come ha fatto una bambina del Gloucestershire per denunciare in lacrime di essere appena stata derubata.
Immaginate però la sorpresa dell’operatore del centralino quando si è reso conto che l’emergenza in questione era sì un furto, ma di Pokémon.
Certi lavori richiedono molta, molta pazienza.
8) Caccia ai cacciatori
La geolocalizzazione tramite GPS è certamente una comodità, soprattutto se bisogna percorrere molti chilometri in cerca dei personaggi più rari. In questo caso però la tecnologia ha giocato un brutto tiro ad alcuni ragazzi in Missouri, negli Stati Uniti.
La segnalazione di Pokéstop infatti, ha permesso ad alcuni malviventi di appostarsi nei luoghi più frequentati per rapinare i malcapitati, costringendoli con la pistola a farsi consegnare soldi e cellulare.
Oltre al danno la beffa di perdere tutto il punteggio accumulato.
9) Vade retro Pokémon
Brutta sorpresa per gli abitanti di un complesso residenziale di Sydney, in Australia, che una notte si sono ritrovati sotto casa una folla di accaniti giocatori di Pokémon Go, riunitisi in quello che nelle mappe veniva segnalato come punto nevralgico.
Dopo aver inutilmente protestato per il vociare sfrenato, i condomini hanno fatto ricorso a mezzi estremamente persuasivi, lanciando sui disturbatori uova e secchiate d’acqua, obbligandoli ad allontanarsi rapidamente.
Con le buone maniere si ottiene tutto.
10) Una terribile scoperta
L’ultimo evento di cui vi parleremo è forse il più noto e, sicuramente quello più drammatico e su cui non si può ironizzare come nei casi precedenti.
Per Shayla Waggins, una ragazza di 19 anni di Riverton, Wyoming, la ricerca di un Pokémon d’acqua lungo le sponde di un fiume ha portato a una ben più macabra scoperta.
Un corpo senza vita galleggiava sulle acque del fiume; scena che senza dubbio ha scosso profondamente la giovane, che ha prontamente chiamato il 911.
Speriamo che le brutte esperienze come questa rimangano casi isolati dell’universo Pokémon.