Un maggiordomo virtuale che interagisce con gli umani, per gestire la casa del futuro
Un nome tradizionale da maggiordomo inglese per un futuristico assistente virtuale. Ecco Jarvis, il nuovo prototipo di intelligenza artificiale realizzato da Mark Zuckerberg, il papà di Facebook.
Presentato al mondo con un video dimostrativo, il nuovo progetto rappresenta un decisivo passo avanti nell’applicazione dell’Internet of Things (IoT), quel ramo della tecnologia che sta lentamente cambiando le nostre vite e le nostre abitudini.
Si tratta di uno speciale algoritmo, sviluppato in oltre 100 ore di lavoro negli ultimi 12 mesi e chiaramente ispirato all’assistente di Iron Man, di cui prende anche il nome. Un prototipo di controllo virtuale per la gestione della casa, capace di interagire con gli esseri umani e di adattarsi alle situazioni.
Jarvis infatti può regolare la temperatura e le luci, far funzionare gli elettrodomestici e diffondere musica, attraverso un semplice comando vocale ricevuto tramite telefono o computer. In più funziona come un vero e proprio sistema di sorveglianza, con un sistema di riconoscimento facciale che nega o autorizza l’accesso, annunciando il visitatore e inviandone una foto.
Ma non è tutto, il nuovo maggiordomo di casa Zuckerberg impara gusti e preferenze, studia le abitudini e impara nuovi concetti e forme di linguaggio. La capacità di apprendimento è ancora rudimentale; dato che non è ancora in grado di cogliere le sfumature, i comandi devono essere semplici e funzionali.
Il cinema e le serie Tv ci hanno abituati a queste figure di domestici digitali e all’idea che un giorno la tecnologia dominerà le nostre vite e scandirà le nostre giornate.
Dall’inquietante Hal di 2001 Odissea nello spazio di Kubrick alle atmosfere inquietanti e distopiche di Black Mirror, le nuove AI sembrano segnare un percorso già scritto in cui uomo e macchina vivranno fianco a fianco, si spera, in modo pacifico. Il futuro è già qui.
