Troll, insulti e commenti fastidiosi; una nuova politica di tutela per gli utenti social

 

Instagram corre ai ripari per tutelare i propri iscritti dai maleducati del web. Il social dedicato alle immagini finora era considerato il terreno di caccia preferito per i provocatori di professione, che attendono la condivisione di foto, video e post personali per divertirsi alle spalle degli utenti.

Il cyberbullismo è un fenomeno sempre più diffuso, tanto da portare persino a situazioni pericolose, con conseguenze gravi, soprattutto tra i più giovani. Tantissimi i casi di cronaca che raccontano storie terribili di angherie subite da alcuni ragazzi da parte dei coetanei, e non solo, di continui insulti e sistematici maltrattamenti in rete.

Da oggi tutto questo non sarà più possibile, grazie a un nuovo filtro introdotto da Instagram, che bloccherà commenti inappropriati e contenuti offensivi. Come afferma Kevin Systrom, CEO e co-fondatore della piattaforma: “Per responsabilizzare ogni individuo, ci sentiamo in dovere di promuovere una cultura in cui ognuno si sente sicuro di essere se stesso senza paura di ricevere critiche o molestie. Non è solo un mio desiderio personale: credo sia anche una nostra responsabilità come azienda. Per questo, oggi, abbiamo compiuto un ulteriore passo per garantire che Instagram rimanga un luogo positivo per esprimere se stessi”.

Ma come funziona il nuovo filtro? Basta cercare nel proprio account il menu delle opzioni e selezionare  la voce “Nascondi commenti inappropriati” e il gioco è fatto. È possibile creare una speciale blacklist, che potrà essere continuamente aggiornata, indicando tutte le parole considerate offensive e ogni commento che li contiene verrà oscurato e nascosto alla vista degli utenti.

instagram contro troll e cyberbullismo

Nella selezione esiste già un elenco standard di termini ritenuti universalmente irrispettosi e anche se la lista è in inglese, il filtro accetterà qualsiasi lingua. Questa opzione funziona anche in modo retroattivo e viene applicata a commenti presenti, passati e futuri. Per disattivarla è necessario eseguire la procedura inversa per “sbloccare” le parole incriminate.

Un nuovo modo di concepire il social network; una totale libertà di comunicare e ed esprimere la propria creatività senza il timore di diventare bersaglio di insulti e volgarità. Il web potrebbe non essere più un luogo selvaggio dove sessismo, razzismo, omofobia e ogni sorta di pregiudizio trovano terreno fertile per crescere e diffondersi.

C’è da sperare che anche Facebook, proprietaria di Instagram, Twitter e altri social decidano di adottare politiche di tutela simili.

 


 

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