Il museo delle scienze di Trento inaugura un nuovo servizio, basato sulla tecnologia digitale portatile
Cercate un luogo speciale dove trascorrere un giorno di vacanza? Allora vi consigliamo il MuSe di Trento che, a cinque anni dall’inaugurazione della nuova sede, continua a regalare grandi sorprese ai suoi visitatori, continuando il suo percorso di innovazione tecnologica e di espansione verso la multimedialità.
L’avveniristica struttura creata dal genio di Renzo Piano, dal 27 luglio ospita una nuova esposizione senza precedenti nel nostro paese, che sfrutta le meraviglie della realtà aumentata per mostrare la vita degli animali preistorici in tutta la loro maestosità.
Go!Muse è infatti una app digitale, che raffigura modelli in 3D di dinosauri e altre creature estinte nel loro habitat naturale, ricreandone non solo l’aspetto fisico ma anche i movimenti, le abitudini e persino le riproduzioni fedeli degli scheletri.
Basta un semplice smart device per inquadrare i soggetti e osservare i modelli nei minimi dettagli, accedendo a tutte le informazioni storiche e scientifiche, che fluttueranno nell’aria circostante come in un film di fantascienza.
Sarà così possbile immergersi totalmente nell’atmosfera della mostra, frutto di un anno di lavoro da parte dei ricercatori del museo, in collaborazione con i paleoartisti di fama internazionale Davide Bonadonna e Fabio Manucci.
L’applicazione usa il metodo sviluppato dalla francese GuidiGo per la multimedialità nei musei e si appoggia direttamente al VPS (Visual Positioning Service) di Google, tecnologia che riconosce l’ambiente circostante e trova la posizione di chi la usa senza ricorrere alla rete wi-fi o a iBeacon, come accadeva invece in passato.
Primo in Italia ad impiegare questo tipo di servizio, il MuSe regala un’esperienza sensoriale fuori dal comune ai suoi visitatori, che potranno esplorare liberamente la realtà ricreata in virtuale e sentirsi parte integrante di quel mondo perduto, che prende di nuovo vita, sotto gli occhi stupiti di adulti e bambini.