Go, un prodotto rivoluzionario che arriva dall’Inghilterra, progettato su misura e stampato in 3D
Un nuovo, modernissimo modello di sedia a rotelle arriva dal prestigioso studio londinese Layer Design di Benjamin Hubert. Un prototipo elaborato in due anni di ricerca e realizzato quasi interamente grazie alla tecnologia della stampa in 3D. Il debutto ufficiale è avvenuto durante la Clerkenwell Design Week, svoltasi dal 24 al 26 maggio 2016.
Ergonomica, personalizzabile e su misura, studiata appositamente per andare incontro alle esigenze di chi deve utilizzarla; ecco le caratteristiche che la rendono unica. Concepita grazie alla collaborazione tra esperti di design, medici specializzati e portatori di handicap, Go permette di affrontare ogni tipo di disabilità in modo specifico, come un vero e proprio dispositivo medico.
Un sistema di body-mapping traccia un identikit medico del futuro possessore; registrandone altezza, peso, età e corporatura, per poi rielaborare i dati e convertirli in un progetto che servirà per la costruzione della sedia.
Schienale, seduta e appoggio per gli arti rappresenteranno in questo modo il massimo del comfort e del sostegno, per permettere una gestione più funzionale dello stress e della pressione sulle varie parti del corpo.
Per evitare lesioni e disturbi che possono essere causati alle braccia durante gli spostamenti, la sedia ha in dotazione un paio di guanti speciali che ne favoriscono l’utilizzo.
Il design è leggero e moderno, per via della resina trasparente con cui è stata realizzata, integrata con una matrice TPU che funziona da ammortizzatore.
Il telaio è in titanio e rende la carrozzina più leggera e facile da manovrare; i raggi delle ruote sono in fibra di carbonio e, insieme ai cerchi in spinta permettono una guida agevole anche quando il terreno è bagnato o dissestato.
Queste accortezze permettono di ridurre al minimo il disagio di chi è costretto a trascorrere molte ore seduto, visto che normalmente questo tipo di sedie sono poco confortevoli.
Go ha anche delle funzionalità hi-tech; grazie ad una app infatti è possibile connettersi ai dispositivi smart e favorire l’interazione con altri tipi di accessori che ne migliorino le prestazioni.
Fino a qualche tempo fa questo tipo di tecnologia veniva utilizzato esclusivamente per uso sportivo e non era pensato per la grande distribuzione; questo prototipo invece potrebbe segnare una nuova era in cui il disegno industriale si mette al servizio della medicina.