Uno speciale pennarello che “disegna” circuiti elettrici funzionanti
Immaginate di dare sfogo alla vostra creatività disegnando un’intera città di cartone; strade, edifici, automobili, il tutto realizzato nei minimi dettagli. Adesso immaginate che la vostra città immaginaria improvvisamente prenda vita e si illumini di mille lucine colorate, come se fosse vera.
È esattamente quel che accade in un video diffuso sul web da AgIC , una startup giapponese che prende il nome dal simbolo chimico dell’argento, produttrice di una speciale penna “magica”, capace di trasformare un sogno in una realtà concreta.
AgIC Circuit Marker contiene infatti un inchiostro con nanoparticelle d’argento, capace di condurre elettricità disegnando o scrivendo su un foglio. Basta inserire nel progetto luci a LED, transistor e altre componenti elettroniche, per poi connetterli tra di loro tracciando dei segni sulla superficie.
Se utilizzato su una speciale carta fotografica lucida, il magic marker si asciuga rapidamente e trasforma ogni singolo tratto in “cavo” per la conduzione dell’elettricità.
Un’azienda guidata da Shynia Shimizu, esperto di elettronica e ingegneria informatica, che ha sviluppato il prototipo in collaborazione con l’Università di Tokyo, con lo scopo di creare un nuovo modo di concepire l’elettricità.
Non è il primo progetto che prevede l’utilizzo di questo particolare tipo di inchiostro; già in passato aveva lanciato su Kickstarter un kit che convertiva le stampanti in apparecchi per creazione di circuiti elettrici.
Anche questo prodotto ha iniziato il suo percorso sulla nota piattaforma di crowdfunding, in abbinamento a un secondo pennarello hi-tech; Circuit Eraser, che permette di rimediare tempestivamente agli errori commessi in fase di disegno.
Circuit Marker è attualemente disponibile su Amazon al prezzo di circa 49 dollari. Nel kit sono incluse la penna e le ricariche di inchiostro.
Infinite le potenzialità di questo prodotto, che in mano a un artista potrebbe permettere rivoluzionare le conoscenze sull’elettricità e i modi per sfruttarla, per non parlare delle possibili applicazioni a livello didattico per insegnare ai più giovani. L’unico limite quindi è la nostra fantasia.
