Dai creatori di Siri un nuovo prototipo di assistente virtuale
Il Washington Post rivela l’ultimo rivoluzionario progetto che potrebbe essere presentato a breve dai co-fondatori di Siri: Dag Kittlaus e Adam Cheyer. Basandosi sul concetto di interazione tra essere umano e intelligenza artificiale, il geniale team di ricerca ha elaborato una tecnologia in grado di soppiantare il già avanzatissimo Siri e tutti gli altri programmi attualmente utilizzati nel settore.
Viv rappresenterà la concretizzazione dell’idea di “open system” con cui era stato originariamente concepito Siri; una forma di AI avanzatissima e più immediata rispetto alla precedente. Sarà in grado di rispondere a quesiti molto complessi e di eseguire gli ordini ricevuti in meno tempo e con un minor numero di passaggi.
La connessione con la rete sarà diretta e tutte le informazioni necessarie saranno quindi disponibili in tempo reale. Progettata per comunicare con altri sistemi digitali, ha al suoi interno dei servizi già integrati, tra i quali Uber, Florist One, SeatGuru, ZocDoc e Grubhub. Dalla prenotazione di un servizio all’acquisto di un prodotto, dalla spedizione di un pacco al controllo degli elettrodomestici di casa, ogni attività potrà essere eseguita direttamente da Viv, senza l’uso di ulteriori applicazioni.
All’utente basterà inviare l‘ordine specifico; “prenota il tavolo al ristorante”, “chiama un taxi”, solo per fare un esempio, e l’assistente eseguirà l’ordine reindirizzandolo al destinatario in questione, senza ulteriori istruzioni. Nessuna ricerca in rete, nessuna app da scaricare; solo un semplice comando vocale “ready to go” inviato via smartphone e il gioco è fatto.
Enormi i vantaggi di una simile rivoluzione; sia in termini di risparmio economico che di tempo, per non parlare dell’eliminazione definitiva dello stress legato al ricordo di password e dati e agli immancabili problemi di connessione e malfunzionamenti di siti e dispositivi cui spesso si va incontro in questi casi. Un modo per semplificare la vita delle persone e permettere un accesso più funzionale alla rete e privo di inconvenienti.
Sono molte le piattaforme già interessate alla startup; a partire da Apple, che aveva già acquistato Siri nel 2010 e ne ha installato le funzioni lasciando immutato il progetto originale.
Persino Facebook potrebbe avanzare delle proposte e molte altre aziende continuano questo percorso alla scoperta dell’intelligenza artificiale e delle sue infinite applicazioni. Esempio di AI perfettamente riuscito è quello lanciato da Amazon con Alexa, assistente virtuale che interagisce con i clienti, aiutandoli nell’ordine e nell’acquisto dei vari prodotti.
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